100

Il Rendez-Vous degli Amici di Zagor, ovvero… il fumetto vissuto!

Home

Il magazine

Pubblicazioni extra

Autori copertine

L'Associazione

Chi siamo
SCLS - Passione Zagor
57

Il Rendez-Vous degli Amici di Zagor, ovvero… il fumetto vissuto!

Zagor e i suoi amici in Sardegna

Alle Terme di Casteldoria, nel territorio di Viddalba (SS) in Sardegna, si è svolto dal 21 al 23 giugno il 3° Rendez-Vous degli amici di Zagor, organizzato dall’Associazione culturale Amici Zagoriani, con la presenza di tantissimi autori e appassionati che per tre giorni si sono dedicati alla vita nei boschi, alle tante attività possibili, a parlare di fumetto e soprattutto a stare bene insieme, condividendo passioni, chiacchiere e divertimento.
Alla splendida capacità e volontà organizzativa di Fausto Serra, della moglie Susanna e di Marco Mannazzu, aiutati dal tenace e instancabile lavoro di Tomaso, Leonardo, Angelo, Peo, Elio, Rosario e tutti gli altri amici che si sono dati da fare per consentire lo svolgimento dell’evento hanno corrisposto le presenze dell’immancabile Walter Venturi, disegnatore zagoriano (e di altri personaggi) ormai sardo adottato e padrino della manifestazione, degli sceneggiatori Moreno Burattini e Bruno Enna (anche loro ormai alla seconda partecipazione) e dei disegnatori Bane Kerac, Alessandro Piccinelli, Lola Airaghi, Marco Ghion, Antonio Lucchi, Tino Adamo, nonché dell’editore serbo Dušan Mladenović.
Parlare della magìa che si riesce a creare nei tre giorni dell’evento è quasi inutile, perché nulla riesce a rendere quanto l’essere stati presenti. Bastava guardare le facce contente di chi, presente solo per accompagnare qualcun altro, si è poi piacevolmente divertito durante tutto il periodo; come ad esempio Lyliana, moglie di Kerac, o Barbara, compagna di Piccinelli, oppure Francesca, moglie di Tino Adamo. Se poi proprio volete essere certi, la testimonianza dei volti beati dei bambini di Venturi e Adamo fugano ogni dubbio.
Tra terme, canoa, cavallo, carabina, tiro con l’arco, concerti serali e libagioni varie neanche loro sono riusciti ad annoiarsi per un solo secondo! E sì che la matrice di base era il fumetto!
Peccato che la Sergio Bonelli Editore non riesca a capire che questi sono gli eventi che fanno bene al fumetto, che alimentano la passione, la voglia di esserci, di leggere, di conoscere. A prescindere da quante presenze registri un evento! Il fumetto va anche vissuto, in questi modi, per far sì che non diventi un ricordo del passato. Non valorizzare mettendo in prima pagina eventi di questo tipo, aiutandoli a crescere e ad attirare sempre più persone, vuol dire non capire che il fumetto va condiviso, altrimenti muore, velocemente! Finché ci sono persone che sacrificano tempo, soldi e tutti se stessi per dare vita a questo tipo di situazioni, case editrici consapevoli dovrebbero essere in prima linea ad aiutarli, ad offrire supporto, presenza, consigli e tutto l’aiuto possibile, perché non si tratta di persone che lucrano sui personaggi Bonelli, ma piuttosto che li sostengono, li divulgano e li mettono in condivisione con quante più persone possibile.
Sono questi i luoghi in cui bisognerebbe poter sentire parlare bene della casa editrice, anziché cogliere diffusi mugugni e delusioni. Anche se, a onor del vero, una piccola apertura alla fine è stata strappata: lo testimonia Moreno Burattini che, durante la conferenza del sabato sera, ha letto un messaggio di Davide Bonelli indirizzato a Fausto e agli amici dell’organizzazione del Rendez-Vous, ringraziandoli per tutto quello che fanno per divulgare il fumetto, in particolare della Bonelli.
A latere della manifestazione ha avuto luogo un concorso cui sono stati invitati a partecipare i ragazzi del liceo artistico Filippo Figari di Sassari, fornendo come tema l’incontro tra l’illustrazione, il fumetto e la terra sarda. Le opere realizzate sono state poi esposte nel museo di Viddalba e il vincitore premiato dalla giuria ha vinto la partecipazione al Rendez-Vous come ospite, vezzeggiato e coccolato, ma soprattutto in compagnia di tutti gli altri disegnatori.
Durante la giornata di venerdì ci sono stati momenti dedicati alle associazioni zagoriane, nei quali, seduti ai tavoli e in un clima molto familiare, abbiamo chiacchierato di trappers e Gallieno Ferri, di iniziative da prendere e progetti realizzati, di storie e avventure, sempre senza dimenticare la splendida cornice in cui il Rendez-Vous si svolge. E poi la sera un gruppo musicale locale (i bravissimi e molto ispirati Bron yr aur) ci ha deliziati con bellissime cover dei Led Zeppelin.
Il sabato ci siamo sfogati con tutte le attività sopra elencate, e poi si è svolto un incontro con tutti gli autori presenti, durante il quale abbiamo potuto sapere cosa succederà a Zagor non soltanto in Italia, ma anche in Serbia. E la sera un gruppetto apparentemente improvvisato, con Antonio Lucchi alle percussioni, Paolo Rassu alla chitarra e Eleonora Canu al canto, hanno saputo coinvolgere i presenti con le loro ballate e un trascinante rock’n roll.
E poi domenica il porcetto cotto a legna a pranzo, accompagnato da vino, l’immancabile mirto, salumi, pecorino locale e dolci fatti in casa; per finire con le tipiche lumache sassaresi a cena!
Dopo cena abbiamo poi tutti insieme partecipato alla festa di San Giovanni, organizzata dalla proloco, con il rituale di purificazione e comparatico mediante il salto del fuoco che ha aggiunto un ulteriore tocco di suggestione e di emozione a un weekend pieno e coinvolgente!
Naturalmente il fatto che il Rendez-Vous abbia luogo in questa terra meravigliosa non è componente indifferente. L’affetto e il calore della gente sarda si accompagna a un contesto perfetto, in cui collocare le proprie passioni e la propria voglia di stare bene è estremamente facile.
Sicuramente non è un posto fatto solo per gli zagoriani, ma quel che è certo è che gli zagoriani, quelli autentici (e sono tanti!), ci si trovano proprio bene!


postato il 26/6/2019 alle ore 23:13

Share
Commenti
Non sei autenticato. Se vuoi fare un commento devi fare il Login



 

Ci sono 47 articoli in questa categoria. Leggi gli altri prossimo 1596 letture