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Il n. 7 (Maggio 2011): Stefano Andreucci

Con questo numero inizia la “carrellata” di disegnatori sempre diversi impegnati nella realizzazione di una copertina appositamente pensata per SCLS Magazine; un disegno inedito, ispirato a ciò che il disegnatore incaricato sta disegnando in quel periodo o quanto meno a ciò che in quel momento potesse rientrare nell’attualità zagoriana. Nello specifico, di lì a poco sarebbe uscito il n. 500 di Zagor (Zenith 551), Magia indiana, in cui si assisteva al terribile ritorno sulla scena del pericoloso DevilMask, il cui volto minaccioso infatti campeggia nella copertina dietro al nostro eroe e ai suoi amici indiani.
Decisamente un inizio alla grande per gli inediti di SCLS Magazine!
Stefano Andreucci,nato a Roma il 23 settembre 1962, insieme a Mauro Laurenti, Massimo Pesce e Roberto D'Arcangelo, è uno dei disegnatori romani che nei primi anni '90 vengono contattati e messi alla prova per rinverdire il parco autori (qualcuno parlò anche di "quattro moschettieri"). La sua storia d’esordio su Zagor, Lo spirito della foresta, iniziata sullo Zenith 382 (febbraio 1993), può essere considerata come la prima affidata a un nuovo staff di disegnatori che avrebbe dovuto interpretare, sull’onda del Rinascimento zagoriano avviato con L’esploratore scomparso di Boselli/Marcello, il vento di rinnovamento necessario per una testata in calo di lettori e di vendite. Dopo aver frequentato il liceo artistico e, per un paio d'anni, l'Accademia di Belle Arti, Andreucci aveva iniziato a disegnare fumetti nel 1986, presso lo studio di Dino Leonetti, collaborando a testate come Tilt, Boy Comic e Il Paninaro. Contemporaneamente aveva partecipato a La fabbrica delle immagini, un progetto editoriale curato da Silvano Caroti, e avuto piccole esperienze nel settore pubblicitario e divulgativo. Successivamente avvia una collaborazione con Francesco Coniglio, della Coniglio Editore, per il quale realizza racconti erotici, e collabora alle testate Splatter e Mostri, della casa editrice Acme, scrivendo anche un paio di sceneggiature. Nel frattempo si accresce anche la sua esperienza di insegnante, nel corso della quale prende parte a numerose iniziative nel campo del fumetto e del disegno artistico.
Agli inizi degli anni ’90 inizia quindi la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, per la quale disegna innanzi tutto quattro episodi dello Spirito con la Scure (dopo il primo seguiranno Comancheros, nel 1995, Il terrore dal mare, nel 1997, e Il ritorno di Cain, nel 2000).
Successivamente, Mauro Boselli, che ormai ne apprezza le qualità, lo porta in Dampyr, saga per la quale il disegnatore romano realizza, tra il 2001 e il 2011 ben otto storie, alcune di più albi, tra le quali quella a colori del n. 100 (Il re del mondo, 2008) e lo Speciale n. 1 (Dracula Park, 2005).
Date le indubbie doti e le forti capacità espressive, il responsabile della testata di punta della casa editrice milanese gli propone quindi di disegnare anche per Tex. Per il ranger Andreucci esordisce su l’Almanacco del West 2003, con l’episodio Eroe per caso, scritto da Mauro Boselli; disegna quindi la storia Salt River, nel 2012 (nn. 627-628) per poi potersi esprimere al meglio sul “Texone” n. 32 del 2017, Il magnifico fuorilegge, dove rappresenta un meraviglioso Tex giovane, sul copione sempre di Boselli. Peraltro, nel settembre 2017, esce anche un cartonato, a colori, realizzato in tecnica digitale, ma con grande capacità evocativa. L’assegnazione a Stefano Andreucci di uno dei volumi cartonati ne attesta indubbiamente la grande maturità artistica, anche se il disegnatore sembra non voler mai interrompere la sua voglia di sperimentare e di indagare sulle diverse possibilità interpretative del fumetto contemporaneo.

Nel frattempo, ha iniziato anche alcune collaborazioni con l’editoria francese, realizzando nel 2014 il primo numero della collana "Le Sette Meraviglie", dal titolo La statua di Zeus, per le Edizioni Delcourt, successivamente pubblicato anche in numerosi altri paesi d'Europa.